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Hai scelto bene la tua badante a Bologna?

A Bologna sono sempre di più le storie di anziani soli, non autosufficienti, fatti di cronaca scandalosi e che non devono più accadere, standard di sicurezza che non vengono rispettati: quanti ogni giorno si chiedono quale sia la cosa giusta da fare per il proprio parenti anziano se non si ha la possibilità di accudirli direttamente? Siete sicuri di agire in modo corretto? Siete certi di rispettare la legge e di rivolgervi alla persona giusta? Una volta trovata la badante, siete convinti di conoscerla per davvero e di potervi fidare?

Una serie di interrogativi a cui non è semplice dar risposta se non ci si confronta con le persone giuste, con chi questo mestiere lo fa per professione!

Cerchi una badante a Bologna? Ti aiutiamo nella scelta!

La soluzione più immediata è quella di arruolare una badante ad ore a Bologna: figura fondamentale per l’organizzazione della vita quotidiana, ma che riveste un ruolo delicato che richiede affidabilità e competenza. La scelta di una persona che accudisca un anziano o una persona malata non è semplice e la relazione di cura,  a volte, come mostrano diversi fatti di cronaca, può degenerare in violenza, ma le famiglie troppo spesso si trovano sole nel compiere questo passo e una volta scelta tramite il metodo “passaparola”, ecco che iniziano i primi problemi: come gestire gli stipendi, quali leggi bisogna conoscere, come condurre il rapporto lavorativo, quante ore deve svolgere, ecc ecc… Tutti problemi risolvibili in pochi passi se solo ci si affidasse ad AES Domicilio, azienda ormai leader nel settore che sta espandendosi in in Emiali-Romagna e in diverse province e che è perfettamente in grado di fornire la badante giusta che faccia per voi!

AES Domicilio crea una rete di supporto per le famiglie e la formazione delle persone deputate alla assistenza anziani a Bologna: questo è l’unico modo per esser certi di aver scelto in modo corretto e per utilizzare gli strumenti indispensabili volti a prevenire ed individuare gli episodi di violenza.  Non credete che rivolgersi direttamente a internet senza alcun criterio sia l’iter giusto, la nostra idea è quella di veicolarvi, di fornire un servizio qualificato e regolare, un progetto strutturato da anni che tende sempre più a perfezionarsi e che funziona costantemente ottenendo ormai risultati eccellenti.

Vuoi sapere quanto costa una badante a Bologna? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio a Bologna) è attiva con le proprie badanti in tutta l’Emilia Romagna, in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi Badanti Bologna, Badanti Modena, Badanti Imola, Badanti Casalecchio di Reno e Badante Valsamoggia.

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Badanti a Bologna e la pensione: qualche informazione utile

AES DOMICILIO è una cooperativa socioassistenziale che si occupa da ormai molti anni di donare una regolare contrattualità alle badanti a Bologna, fornendo un preciso ruolo tra le famiglie e le loro esigenze.

Infatti, la badante non è sempre buona per ogni occasione, bensì cambia, si modula, si sceglie in base alle funzioni che riesce a fare e che le vengono richieste, ecco perché, AES DOMICILIO, ha un apposito team di “screening” della badante, dove vengono selezionati ed analizzate le varie competenze effettivamente certificate dalla badante. In più svolgiamo una ininterrotta attività di informazione sia per le famiglie che per le badanti ad ore a Bologna, come in questo caso riguardante la pensione.

Qual è la normativa per la pensione delle badanti?

Se lavori come badante convivente a Bologna o colf su giornata a Bologna e vuoi avere informazioni sulla pensione, devi sapere che la normativa prevede il pensionamento con 5 o 10 anni di contributi, con un requisito anagrafico in alcuni casi più alto di quello di vecchiaia e con contributi utili versati in determinati periodi.

Le colf e badanti possono accedere alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi regolarmente versati. L’età anagrafica richiesta è più elevata dell’età pensionabile richiesta per la pensione di vecchiaia ordinaria, infatti dal 2019 è di 71 anni e poi subirà un incremento del requisito pari a 3 mesi ogni biennio a seconda degli incrementi dell’aspettativa di vita. Inoltre, non bisogna avere contributi versati e accreditati al 31 dicembre 1995, questa misura è calcolata interamente con il sistema contributivo.

I lavoratori come badanti e colf, che offrono servizio di assistenza anziani a Bologna,  possono comunque accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni se hanno maturato un requisito anagrafico che nel 2019 è di 67 anni.

E’ possibile accedere al pensionamento anche con 15 anni di contributi, anche con la deroga Dini che però prevede una penalizzazione della pensione che sarà calcolata interamente con l’opzione contributiva.

I requisiti per beneficiare di questa deroga sono di:

  1. possedere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
  2. avere almeno un contributo accreditato prima del 31 dicembre 1995.
  3. avere almeno 5 anni di contributi accreditati dopo il 1996.

Anche in questa misura l’età anagrafica richiesta è l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia che nel 2019 è di 67 anni.

Il consiglio è di rivolgersi ad un patronato e con loro valutare la sua posizione contributiva in base alle varie misure pensionistiche, per capire a quale misura può aderire con la maturazione del requisito anagrafico.

Vuoi sapere quanto costa una badante a Bologna? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio a Bologna) è attiva con le proprie badanti in tutta l’Emilia Romagna, in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi Badanti Bologna, Badanti Modena, Badanti Imola, Badanti Casalecchio di Reno e Badante Valsamoggia

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Badante a Bologna e riposo settimanale: alcuni aspetti

Se vuoi assumere una badanta o una colf a Bologna, è importante che tu sia informatori rispetto alle normative previste per l’assunzione in regola di questa figura

AESDOMICILIO è attenta a svolgere ed a seguire le varie modifiche e regolamentazioni burocratiche del mondo delle badanti, senza affannarsi in inutili sacche sindacali. E’ infatti consigliato rivolgersi ad un’agenzia di badanti a Bologna come AES DOMICILIO per avere maggiore ordine nelle cose che vengono svolte, e soprattutto per essere lucidi circa il mondo delle badanti come il riposo settimanale.

Badante: il riposo settimanale spiegato in breve

Il riposo settimanale non è uguale per tutti i collaboratori domestici, ma dipende dal regime di orario adottato e dall’eventuale convivenza col datore di lavoro.

Ricordiamo innanzitutto quali sono i regimi di orario che possono essere adottati per i lavoratori domestici:

  • per le badanti conviventi a Bologna a servizio intero, l’orario massimo settimanale è pari a 54 ore, l’orario massimo giornaliero è pari a 10 ore non consecutive, e le ore di riposo giornaliero sono pari a 11 ore consecutive, più ulteriori 2 ore, non retribuite, se l’orario giornaliero non è interamente collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22;
  • per i conviventi a servizio ridotto, l’orario massimo settimanale è pari a 30 ore; l’orario massimo giornaliero è pari a 10 ore non consecutive, su 3 giorni settimanali, oppure può essere collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22; le ore di riposo giornaliero sono pari a 11 ore consecutive, più ulteriori 2 ore, non retribuite, se l’orario giornaliero non è interamente collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22;
  • per i non conviventi, l’orario massimo settimanale è pari a 40 ore; l’orario massimo giornaliero è pari a 8 ore non consecutive, distribuite su 5 o 6 giorni settimanali; le ore di riposo giornaliero minimo sono pari a 11 ore consecutive, come previsto per la generalità dei lavoratori dipendenti.

Per i collaboratori domestici conviventi a servizio intero, il riposo settimanale deve essere almeno pari a 36 ore, di cui:

  • 24 ore devono essere fruite nella giornata di domenica;
  • 12 ore devono essere fruite in un altro giorno della settimana (concordato tra le parti); in questa giornata il lavoratore può svolgere la sua attività per un numero di ore non superiore alla metà della durata normale dell’orario giornaliero.

Se il lavoratore professa una fede religiosa che prevede la solennizzazione in una giornata diversa dalla domenica, datore di lavoro e collaboratore domestico possono accordarsi per sostituire la domenica con un giorno differente.

Nella generalità dei casi, il riposo settimanale domenicale è irrinunciabile. Se per esigenze imprevedibili il datore di lavoro richiede lo svolgimento dell’attività nella giornata di domenica, al collaboratore domestico devono essere concesse un pari numero di ore di riposo non retribuito nel corso della giornata seguente, e deve essere riconosciuta la maggiorazione della retribuzione per lavoro festivo.

Se il lavoratore domestico è a servizio ridotto (badante ad ore a Bologna), ha diritto alla fruizione del riposo settimanale con modalità differenti, a seconda della distribuzione dell’orario settimanale. Vale comunque quanto appena affermato in merito al riposo domenicale e alla possibilità di sostituire la domenica con un’altra giornata, in base alla fede professata.

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta l’Emilia Romagna, in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi Badanti Bologna, Badanti Modena, Badanti Imola, Badanti Casalecchio di Reno e Badante Valsamoggia.

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Cerchi Una Badante a Bologna? Il Fai-Da-Te Serve Poco!

Molti credono che trovare una badante a Bologna sia facile. Ed infatti lo è. Il problema è che molti presumono che trovare una badante per assistenza anziani a Bologna significhi trovare una “brava badante adatta al caso proprio”, e questo è un altro discorso!

Posso cercare da solo una badante?

Qui forniremo delle piccole regolette affinché non si incappi in una delusione – inutile dire che alla base del presente articolo vi è l’invito a rivolgersi a professionisti del settore come AES DOMICILIO, affinché non si incorra in delusioni (come detto) o brutte sorprese!

  1. Non mettere mai annunci su giornali di annunci o free-press: rischi di venire inondato da centinaia di telefonate e di non capirci più niente. Nel frattempo avrai chiesto lo spelling di una trentina di nomi incomprensibili, avrai scoperto che il 90% delle badanti si chiama Maria, Elena o Irisa, avrai saputo tutto die loro sedicenti familiari ammalati che attendono a casa i soldi per curarsi, avrai trattato lo stimendio con almeno una decina di sconosciute, e avrai fissato 4 o 5 appuntamenti senza capire perché. Appuntamenti disattesi.
  2. Rivolgersi alla parrocchia è sbagliato perché ti passano persone che questo lavoro non l’hanno mai fatto né sanno in cosa consiste. Nove su dieci, non hanno la benché minima idea di chi siano le persone con cui ti stanno mettendo in contatto. Semplicemente passano bigliettini e numeri telefonici.
  3. Non chiedere aiuto alla tua domestica a meno che non sia ultra-super-arci-fidata. Molti stranieri hanno la pessima abitudine di taglieggiarsi fra di loro e quindi, la persona che si prenderà cura del tuo caro è assai improbabili che sia la più brava. Molto più probabilmente sarà l’unica disperata che ha accettato di tirare fuori 2 o 300 euro per farsi passare il lavoro!
  4. La soluzione ideale per trovare una brava badante convivente a Bologna sarebbe quella di prenderne una che già conosci, perché magari ha curato il genitore scomparso di un tuo amico. I genitori dei nostri amici però, solo di rado si accomiatano da noi proprio nel momento in cui ci serve una badante. L’individuazione sarà quindi basata su una rosa di candidate un po’ ristretta. Considera poi che se il genitore del tuo amico soffriva di un certo tipo di patologia, non è detto che la badante sia in grado di gestire anche la patologia di cui soffre la mamma o il papà. Insomma, la fortuna deve proprio essere grande.

Cosa resta da fare allora? Rivolgersi a professionisti del settore come siamo noi di AES DOMICILIO  in quanto disponiamo di un team di screening appositamente costituito per individuare al badante ad ore che fa al caso tuo – l’individuazione avviene dopo un’accurata visione dei titoli (qualora ve ne siano) nonché delle esperienze pregresse della badante, disponendo anche di uno storico delle badanti avute e dei loro servizi effettuati presso le famiglie.

Sei alla ricerca di una badante qualificata? O di un aiuto per la gestione amministrativa della tua badante?
AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio a Bologna) è attiva con le proprie badanti in tutta l’Emilia Romagna, in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi Badanti Bologna, Badanti Modena, Badanti Imola, Badanti Casalecchio di Reno e Badante Valsamoggia.

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Il licenziamento della badante di Bologna

Aes Domicilio affronta un tema importante ai fini della ricerca della badante a Bologna, rispetto al quale tutte le famiglie  dovrebbero essere informate: il licenziamento.

Una colf o una badante ad ore assunta con contratto a tempo indeterminato può essere licenziata nei casi previsti dalla legge e che sono in generale gli stessi previsti per gli altri tipi di contratto. Il rapporto di lavoro può interrompersi per scadenza del contratto, per licenziamento, per dimissioni, oppure per accordo tra le parti.

Il licenziamento di una badante è legittimo e non è necessario che sussista il requisito della giusta causa o di un giustificato motivo, l’importante è che devono  essere rispettati i termini di preavviso di licenziamento, durante il quale il datore di lavoro può decidere se far lavorare o meno la badante.

In caso di gravi inadempimenti da parte della badante convivente, il licenziamento può avvenire subito, senza preavviso.  Si intende per esempio dei comportamenti o omissioni talmente gravi da minare la fiducia tra datore di lavoro e dipendente, come minacce, furto subito o maltrattamento della persona anziana da accudire. In casi di specifica gravità, oltre al licenziamento, la badante risponde anche penalmente.

Aes Domicilio in qualità di aiuto alla famiglia nel disbrigo di qualsiasi pratica, rispetto al licenziamento si sofferma sul punto della firma del lavoratore: un problema non da poco. Questa regola riguarda qualsiasi tipo di licenziamento: sia quello per ragioni disciplinari (licenziamento per giusta causa), sia quello per ragioni aziendali (licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Nel caso poi di licenziamento disciplinare, deve essere rispettato un terzo requisito: il provvedimento deve essere comunicato “tempestivamente”, ossia senza far decorrere troppo tempo dal fatto oggetto di contestazione, per consentire al dipendente di reperire le prove a propria discolpa e potersi difendere.

Non sono previste particolari modalità di comunicazione della lettera di licenziamento per la badante o la colf su giornata.  Vi è ora una nuova posizione secondo cui la comunicazione può essere inviata anche con mezzi diversi dalla tradizionale carta: ad esempio con l’email alla badante(anche non certificata) o addirittura con un messaggio via WhatsApp al numero della badante.

L’importante è che vi sia la prova del ricevimento. La Cassazione ora ritiene necessario e sufficiente solo che l’atto scritto di licenziamento sia portato a conoscenza della badante, a prescindere dalle modalità di trasmissione dello stesso.

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A Bologna è meglio RSA o badante?

Il periodo Coronavirus ha indubitabilmente insegnato che una badante a Bologna è migliore di una RSA; perché?

Un piccolo ma fondamentale dato ci è stato fornito da questa emergenza: abbiamo saputo come la maggior parte delle persone che si trovava in RSA in Lombardia, si sia trovata di fronte alla morte, o per colpa di negligenza del personale: entrando senza le dovute precauzioni; o per colpa delle negligenze nell’aver commesso l’errore di far entrare persone da fuori senza alcun discrimine. Fatto sta che arrivati al momento della morte, la maggior parte di queste persone si è ritrovata sola e senza alcun sostegno dai propri famigliari, tagliati fuori, allora sì, per paura di un ulteriore contagio.

La morte avvenuta in silenzio, quasi in pieno anonimato ha suscitato l’indignazione di molti. Di morte solitaria sono morte anche tutte quelle persone che erano ricoverate negli ospedali, ma con una differenza significativa: coloro che sono state ricoverate negli ospedali avevano messo al corrente i propri cari della loro salute, sapevano dove erano; mentre le persone nelle case di riposo sono state tagliate fuori dal contatto anche con i propri famigliari.
Le famiglie dopo settimane che non sentivano i loro cari si sono sentiti dire: “ci dispiace sua madre, o suo padre, o sua zia, o sua nonna non c’è più”.

Questa è la cosa più vergognosa: aver tenuto all’oscuro di questa situazione davvero incresciosa. Ma che vi siano più “pro” che “contro” nell’assumere una badante anziché affidarsi alle cure di una RSA, è ben attestato.

Ci teniamo col dire che questa non è cattiva pubblicità nei confronti delle RSA che svolgono anche un grande lavoro, ed alcune lo fanno davvero in modo impeccabile. Ma, piuttosto, è un ribadire le priorità; essenzialmente una RSA è peggiore di una badante conviventea Bologna, è un fatto costitutivo e che deve essere tenuto sempre presente, al di là delle presenti vicende.

Una badante è una persona “ad hoc” espressamente dedicata alle cure di una persona, e la conosce, e ne conosce bene ed approfonditamente i pregi ed i difetti. In più far allontanare dalla propria casa una persona affetta, ad esempio, da Alzheimer (badante Alzheimer Bologna) è qualcosa di molto controproducente perché se a stento ricorda come arrivare in cucina, un luogo a lui familiare da oltre 30 anni, figuriamoci in una struttura mai vista prima e mai praticata prima! Ecco perché non è cattiva pubblicità, ma è mettere le cose in chiaro, come dovrebbero essere messe anche dalle RSA stesse.

E’ ovvio che se le famiglie avessero avuto una badante ad ore in casa non avrebbero avuto i problemi che hanno avuto, cioè: non avrebbero dovuto supplicare per parlare con i propri cari qualche giorno prima che morissero, né sarebbero stati all’oscuro di tutto prima dell’estremo momento. Purtroppo è una realtà, è dura, ma è questa: una RSA non può mai dare gli stessi “pro” che può dare una badante.

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La badante collettiva: un’opzione da tenere in considerazione a Bologna

Sono sempre di più i condomini e le famiglie che ricorrono ad una badante condivisa a Bologna, ma vediamo di cosa si tratta!

Se un condomino può avere come dipendente un portinaio potrà avere come dipendente anche una badante collettiva o badante di condominio. Esiste un contratto collettivo nazionale per i proprietari di fabbricati, nel quale può ben trovare collocazione anche la badante di condomino come nuova possibilità di lavoro.

La diffusione di questa figura è stata caldeggiata anche da molti assessorati al sociale di vari Comuni italiani. È, infatti, una figura professionale che ben risponde alle esigenze attuali di una popolazione in perenne invecchiamento. La descrizione di questa figura è semplice.

Si tratta di una badante che, invece di essere al servizio di una sola famiglia, è alle dipendenze di un condominio dove deve assistere più persone anziane. La soluzione può essere ottima se gli anziani da assistere non hanno necessità di aiuto continuo e costante, ma solo di poche ore al giorno. In questo caso per la famiglia potrebbe essere troppo oneroso assumere una badante a tempo pieno a Bologna che per gran parte del giorno sarebbe forse inoperosa.

Invece, con la badante di condominio, più famiglie bolognesi potrebbero risolvere il loro problema senza spendere più del necessario. La badante ad ore riceverebbe l’intero stipendio riconosciutole dal contratto collettivo nazionale di riferimento, CCNL Badanti, dividendo le ore di servizio tra le famiglie che l’abbiano assunta. La badante potrà prestare la propria opera nelle aree condominiali se sia a ciò autorizzata.

Potrà, quindi, assistere ed intrattenere gli anziani in una stanza condominiale, se ve ne sia una. Oppure potrà lavorare all’interno delle singole case delle famiglie che la abbiano assunta. In tal caso precisando quali ore abbia dedicato ad una e quali all’altra. O, ancora, la badante potrebbe risiedere ella stessa all’interno del condominio. E in questo caso sarebbe possibile anche un’assistenza diretta degli anziani presso la sua stessa abitazione.

Si tratta di un contratto piuttosto flessibile nella sua articolazione materiale.

La figura professionale è adatta soprattutto a quegli anziani che sono ancora autosufficienti ma che possono avere bisogno di aiuto solo per alcune attività quotidiane. Per esempio per l’igiene personale o per cucinare. Due momenti che possono essere pericolosi se gestiti in solitudine. Un aiuto fidato, una presenza abituale, ma solo per le ore necessarie e con condivisione della spesa.

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Badanti a Bologna: come verificare di essere assunti in regola

Se lavori come colf a Bologna o come badante a Bologna, è importante che tu sappia quali sono le corrette modalità di assunzione di un lavoratore domestico secondo quanto previsto dalla legge.

Carta canta, recita un antico proverbio italiano che sottolinea l’importanza di scrivere i contratti e gli accordi tra le parti. Solo in questo modo è possibile sollevare una eventuale contestazione nei confronti del datore di lavoro o in un tribunale.

Nel caso specifico dei rapporti di lavoro, il datore è tenuto a sottoscrivere e far sottoscrivere al dipendenti il contratto in cui sono indicati tutti i termini, dalla durata allo stipendio fino alla mansioni per cui il lavoratore è retribuito. E allo stesso tempo è tenuto a consegnare una copia a tutte le parti coinvolte.

Se non lo fa, commette una irregolarità sanzionabile. Tuttavia non è affatto detto che la mancata consegna del contratto di lavoro equivalga a un lavoro in nero. Può infatti accadere che superficialità o dimenticanze abbiano preso il sopravvento. E in attesa di sanare questa mancanza, il lavoratore può verificare in autonomia se l’assunzione è regolare ovvero se il datore di lavoro ha effettuato tutte le procedure previste dalle norme via via aggiornate fino al 2019.

Scopriamo come fare con il nuovo servizio Cip (Consultazione info previdenziali) dell’Inps. Lo strumento con cui il lavoratore può controllare in autonomia se è stato regolarmente assunto ovvero se la qualifica assegnata nella sostanza corrisponda a quella formale si chiama Cip (Consultazione info previdenziali) ed è messo gratuitamente a disposizione dall’Istituto nazionale della previdenza sociale sul suo sito ufficiale o dall’app gratuitamente scaricabile su smartphone e tablet. Questa rapida soluzione si affianca alla scheda anagrafica da richiedere al Centro per l’impiego del proprio territorio.

Si tratta di un documento ufficiale che contiene una miniera di informazioni: i dati anagrafici ovvero nome, cognome, codice fiscale, indirizzo, data di nascita; le esperienze lavorative con tanto di tipo di contratto, data di inizio e di termine del rapporto, qualifica, azienda e mansioni; lo stato lavorativo attuale (impiegato o disoccupato); la carriera scolastica e universitaria con tanto di indicazioni di scuole e atenei frequentati e le date di conseguimento del diploma o della laurea; l’iscrizione ad albi o ordini (ingegneri, architetti, commercialisti, giornalisti, ad esempio).

Il servizio messo a disposizione dall’Inps è ancora più potente perché riesce ad andare al di là della scoperta se il lavoratore è stato assunto in regola o meno. Viene infatti data la possibilità di segnalare anomalie ed errori che possono portare all’apertura di un procedimento o essere la base per la denuncia per una assunzione in nero, per il pagamento di uno stipendio inferiore rispetto a quello indicato in busta paga, o per l’inquadramento differente rispetto ai compiti svolti e all’orario effettivo.

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra badante ad ore” e “badante h24″. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta l’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Bologna e Modena se cerchi se cerchi Badanti Bologna, Badanti Modena, Badanti Imola, Badanti Casalecchio di Reno e Badante Valsamoggia.

Sostituzione Badante Estate

Estate E Sostituzione Badanti

Con l’arrivo dell’estate chi ha un familiare non autosufficiente comincia a pensare alla sostituzione badante. AES Domicilio opera a Lecco, Como, Monza e in tutta la Lombardia Come gestire le assenze della badante nei giorni di riposo, durante le ferie, quando ha bisogno di allontanarsi qualche giorno per motivi familiari soprattutto adesso che arriva l’estate?

Aes Domicilio organizza nel più breve tempo possibile il servizio di “sostituzione badante” (Assistente Familiare) durante il suo giorno di riposo o nei periodi di assenza per garantire l’efficienza del servizio e la continuità per i vostri cari.
Aes Domicilio per una migliore ed efficace gestione del servizio di assistenza, in caso di urgenze o necessità dispone di badanti di integrazione qualificate anche una tantum o poche ore la settimana. Il sevizio può essere utile sia per chi ha già da tempo badante convivente sia per le famiglie che stanno facendo il primo o un nuovo inserimento.

L’assistito, anziano o disabile, è una persona che necessità sia di servizi socio-sanitari qualificati, ma anche di un’assistenza pratica e quotidiana.
Nel caso di inserimento di una nuova badante in famiglia è consigliato un percorso di accettazione, che nella fase iniziale è fondamentale per creare fin da subito i presupposti migliori per la convivenza e per il benessere dell’assistito. In casa è importante permettere al proprio caro di non rimanere isolato ma di partecipare alla vita famigliare quotidiana: parlare, discutere insieme, vedere la televisione, leggere il giornale, fare una partita a carte, fare una passeggiata e una badante adeguatamente formata e seguita è fondamentale per il vero benessere dell’assistito e la serenità della famiglia.

Avere a disposizione una badante sostitutiva significa non solo garantire il servizio in modo continuativo, ma permette alle famiglie stesse di andare in ferie e non restare vincolate in casa.

Efficienza immediata e puntualità sono i nostri punti di forza affinché i nostri utenti siano sempre soddisfatti 365 giorni l’anno e non debbano temere mutamenti bruschi o stravolgimenti della propria quotidianità. Aes Domicilio cerca di colmare in tutto e per tutto queste problematiche e si aggiorna continuamente inserendo servizi e assistenza per ogni tipo di evenienza.

Sei alla ricerca di una badante e vuoi informazioni sul costo di una badante?

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (agenzia badante Milano), Agenzia badanti Monza e Brianza, Badante Como, Badante a Lecco, Badante Bergamo, Badante Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Emilia: Badanti Bologna, Agenzia badanti Modena ed in molte altre province del Nord Italia.

La Badante assistito ruolo famiglia Bologna

Rapporto badanti e famiglia dell’anziano

Per il Censis attualmente «una famiglia su dieci è badante-dipendente» e senza loro molti sarebbero costretti a ricorrere ad ancor più costosi ricoveri che in tempi di crisi diventano proibitivi.

Badanti e famiglie: la badante è imprescindibile

Si afferma quindi l’idea della figura della badante come parte integrante della pianificazione familiare, come qualcuno che a pieno titolo entra a far parte del nucleo familiare anche se affidare ad uno sconosciuto la gestione dell’abitazione e dei beni (oltre che della propria persona) rimane una decisione sofferta. Qualche dubbio resta sempre, ma chiaramente dipende da caso a caso il rapporto che si instaura con il proprio caro e con il resto della famiglia. Trovare la persona giusta può così diventare un terno al lotto. D’altronde, in Italia manca un vero sistema che seleziona, esclude e controlla.

AES domicilio agenzia badanti è ciò che fa per voi: manda una badante a casa vostra solo dopo averla accuratamente scelta per le vostre esigenze. Per far fronte ai numerosi disagi in cui si può incorrere, è stato stilato un vademecum per spiegare ad entrambe le parti (datore e famiglia) come comportarsi in un rapporto di lavoro di assistenza domiciliare. Oltre alle questioni burocratiche e ai tariffari, infatti, si raccomanda di non fare uso del rischioso passaparola per cercare badanti, ma di rivolgersi ad agenzie.

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Agenzia badanti Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo e Pavia.
Siamo anche presenti in tutto il Nord Italia, attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Emilia Romagna: Agenzia Badanti Modena e Bologna ed in molte altre province del Nord Italia.

Non è semplice trovare una soluzione che si addica ad ogni specifica esigenza, non è semplice individuare una via che vada bene per tutti i destinatari del servizio: una badante che sappia assistere, un datore che sappia far fronte ad ogni problema, una famiglia che sappia gestire un nuovo componente in famiglia senza dimenticare le esigenze del proprio caro!

L’assistenza agli anziani è caratterizzata da complesse sfide sociali ed emotive, oltre a quelle mediche, sia nel rapporto con l’anziano che con i loro parenti, pertanto richiede importanti adeguamenti nella vita di tutti coloro che si assumono una tale responsabilità.

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